.

domenica 20 luglio 2014

Giro Giro Mondo..

E' più di un anno che non scrivo un post sul mio amato blog, il motivo? Davvero non saprei, o meglio, non saprei che altro dire se non che ho vissuto una fase di piena ed emozionante tranquillità sulla mia isola (Fuerte), in cui la mia anima felice e serena non ha sentito pressoché alcuna necessità di scrivere per 'sgarbugliarsi'. Ma cosa succede ora? O meglio da una ventina o più di giorni a questa parte... Credo che questo passaggio letto pochi minuti fa sul sito di Nomadi Digitali possa racchiudere e spiegare perfettamente i miei pensieri attuali...
''Per questo Sara ha scelto uno stile di vita seminomade, ovvero preferisce spostarsi in un Paese e restarci per qualche tempo, finché le sue esigenze non cambiano, fino a che non sente il bisogno di spostarsi altrove.''

Ebbene sì, questo è il motivo che mi sta portando a scrivere nuovamente, il mio cuore seminomade (semi?) sente il bisogno di spostarsi ancora, e la mia anima ha la forte necessità di essere un'altra volta sgarbugliata.

L'ultimo mio post si chiudeva con queste parole:
''Oggi, o forse ieri, mi sono resa conto di una cosa, mi sono accorta, proprio come se nella mia anima si fosse accesa una lucetta, che in tutta la mia vita, fin da quando ero bambina, c'è sempre stato un filo conduttore, un unico ed immancabile 'So cosa voglio', che mi ha accompagnata in tutte le età: il voler girare il mondo. E per questo lancio il mio messaggio all'universo e lo ringrazio per avermi messo su questo meraviglioso cammino preparativo.
Grazie :)''

Cosa faccio ora di queste mie 'certezze', colgo l'attimo? Ad oggi le antenne sono state drizzate, ho iniziato a leggere, informarmi, cercare di capire e naturalmente...sto cercando di prendere nuovamente la paura per le corna! Dicono che una delle principali virtù di un nomade digitale deve necessariamente essere la disciplina, chissà se questo assunto varrà anche per i simil seminomadi? 
Intanto proseguo con il mio scanning del mondo! Grazie, Grazie, Grazie! :)
P.s. Ale, Barbara, vi dobbiamo parlare! 

domenica 24 marzo 2013

So cosa voglio

Il compleanno di un'amica speciale ed un'occasione per riflettere, su dove sono, lungo la linea temporale della mia vita. Le giornate scorrono veloci, e sono quasi cinque mesi che ci troviamo sull'isola. Felicità: 10. Rimpianti: 0. Questo è il risultato delle prime somme tirate. Il caldo, il sole ed i devo sostituiti dai voglio sono, forse non in quest'ordine, i primi tre elementi che mi fanno stare bene qui in questo fantastico angolo di mondo.

Ho lasciato tante cose alle mie spalle, molte delle quali materiali, e come dice la mia vicina 'cosmica', per compiere un viaggio è bene avere un equipaggiamento leggero, solo così si potrà arrivare lontano.

Guardo le case altrui, e ripenso a quando anche la mia era definita nei colori, nei dettagli, negli abbinamenti, e a quando avevo vari vestiti tra cui scegliere, potendo 'perdere' del tempo davanti ad un armadio nel tentativo di prendere la decisione giusta. Ora mi sento leggera, più leggera, e questo è un bene, anche se talvolta fatico ancora a ricordare che gli oggetti sono fatti per essere usati, e non amati, perché per quello ci sono le persone.

Sono Felice, seppur riflessiva, e pronta a tornare in Italia per qualche giorno tra un paio di mesi per vedere che effetto fa. Probabilmente sarà ancora più bello tornare a 'casa'...qui. E' strano come nei miei discorsi la parola casa si colleghi in momenti differenti a luoghi differenti. A volte casa è qui, nella mia Fuerteventura, a volte è a Milano, ed altre ancora è in Toscana. Casa è dove stai bene, e dove hai voglia di tornare perché sai che starai bene.

Dei nuovi amici stanno per cambiare isola, per spostarsi nuovamente, seguendo un sogno. Hanno deciso di andare a vivere in un caravan, lavorando un pezzetto di terra, per tornare alle origini, per uscire dal sistema, ed anche questo per me è uno spunto su cui riflettere.

Oggi, o forse ieri, mi sono resa conto di una cosa, mi sono accorta, proprio come se nella mia anima si fosse accesa una lucetta, che in tutta la mia vita, fin da quando ero bambina, c'è sempre stato un filo conduttore, un unico ed  immancabile 'So cosa voglio', che mi ha accompagnata in tutte le età: il voler girare il mondo. E per questo lancio il mio messaggio all'universo e lo ringrazio per avermi messo su questo meraviglioso cammino preparativo.
Grazie :)

mercoledì 6 marzo 2013

Morte e Felicità


Mettermi a bordo piscina, di traverso, sollevare una gamba sull'acqua e poi lasciarmici cadere dentro, dritta facendo, solo un leggero saltello.

Oppure lasciarmi cadere con tutto il corpo in avanti e vedere cosa si prova ad entrare in acqua di faccia. O prendere la rincorsa, lontana, e poi buttarmi a bomba incurante delle future proteste dei vicini bagnanti.

Questo farei in questo momento se solo ne avessi il coraggio. 

Certo non è una gran cosa, o una vera prova di temerarietà, ma a 37 anni suonati la gente non si aspetta un comportamento simile da una ragazza per bene, soprattutto è sola e non contornata da un gruppo chiassoso.

Mesi fa con degli amici riflettevo sulla possibilità di salire su una giostra riservata ai bambini, una di quelle con tanti cavalli e carrozze, e di farlo in un momento qualsiasi della giornata, sola, senza la compagnia e l'appoggio di nessuno. Anche questa non è sicuramente una di quelle che si definiscono le grandi sfide della vita, ma solo l'idea di avvicinarmi al chiosco, comprare un biglietto, scegliere un cavallo e sedermici sopra per cominciare a girare, dal mio 1 metro e 75, mi terrorizzava. Vedevo già nella mia mente gli sguardi attoniti della gente...

Solo qualche mese dopo a Milano, in un piccolo parco giochi di quartiere, mi sono seduta su un'altalena, io da sempre adoro le altalene, e dopo aver 'mosso i primi passi' un anziano signore travestito da guardiaparchi si è avvicinato per sgridarmi, in malo modo... serio serio e io, come direbbe il mio amico Roby, ci ho patito...e, rammaricata, mi sono scusata...

Ieri sera ho iniziato la lettura di uno dei libri consigliatici da Davide "Le vostre zone erronee" e volete sapere con quale frase si apre quello che già dopo solo una trentina di pagine definirei un capolavoro... 

Quanto è lontana la tua morte?

L'ho trovata una frase di una potenza meravigliosa. E forse adesso mi alzo, prendo la rincorsa e faccio un tuffo bomba che qui a Fuerteventura rimarrà nella storia!